Daniela Monviso

4 giorni sul Monviso, il racconto di Daniela

Viaggiatori
Racconti dei nostri Viaggiatori

In moto, in bicicletta, a piedi, in minibus: racconti di viaggio dei nostri straordinari viaggiatori

18 Gen 19

La nostra amica Daniela T. è una vera sportiva: corsa, mountain bike, sci, escursioni in montagna, e non disdegna gli incontri internazionali di shangai  :)

A settembre, accompagnata dalla sua amica Roberta, è partita da Trieste, dove abita, per venire a fare con noi il Tour del Monviso (4 giorni di trekking tra Italia e Francia alla scoperta del Re di Pietra).

Il giro le è piaciuto talmente tanto che appena rientrata ci ha mandato questo suo "diario di viaggio", con tanto di foto, che vogliamo condividere anche con voi:

Primo Giorno:  Lunedì 3 Settembre,  Avvicinamento Trieste–Savigliano

Il ritrovo è fissato alle ore 9.15… ore 8.40 sono già alla stazione!!!

Aspetto Roberta… arriva anche lei prima (asburgiche come poche!) caffè, ultimi acquisti e saliamo sul treno. Iniziamo questo viaggio (con il Frecciarossa) che ci porta attraverso varie regioni e diversi panorami fino a Torino dove prendiamo un treno regionale ( un altro mondo!!!) fino a Savigliano.

Ad accoglierci troviamo il gentilissimo signor Piero che è il proprietario del B&B dove pernotteremo la prima e l’ultima notte. Dopo esserci sistemate, a piedi ci incamminiamo verso il centro del paese molto carino, soprattutto la piazza centrale (peccato che i negozi sono chiusi, altrimenti avremmo già iniziato a spendere nel negozio sportivo che abbiamo adocchiato!). ci rechiamo allora al ristorante consigliatoci (osteria all’orsa) dove ceniamo: antipasti misti (carne tipo tartara, insalata russa, formaggio toma con una leggera impanatura e pollo  risotto al parmigiano con i fichi (no ve posso dir che bon!) ed il dolce (solo io …ovviamente) il bunet, oserei dire spaziale!

Savigliano

Primo VERO giorno: Martedì 4 Settembre,

Castello di Pontechianale (1614 m.) – rifugio Quintino Sella (m. 2640)

La mattina ci alziamo alle 7.00  e tra una chiacchiera e l’altra (da parte della proprietaria, Maria Grazia) riesco a presentarmi in ritardo all’appuntamento! Beh poco male maria grazia ha preparato il caffè e sta chiacchierando con la guida (Gabriele) e l’accompagnatore (Marco) uno dei soci di Giroola (pronuncia Girula!!!). dopo le presentazioni di rito saliamo sul furgone e ci dirigiamo verso  Castello di Pontechianale da dove inizieremo il giro. I ragazzi (son la più vecia… scoprirò dopo e no iera tanto difficile!) sono simpatici ed entriamo subito in sintonia (almeno secondo me). Dopo la sosta per un caffè ed acquisto del pranzo iniziamo a camminare. La giornata è bella, la temperatura giusta il cammino si fa subito erto, ma tant’è oggi dobbiamo fare 1200 m. di dislivello!. La guida inizia a raccontarci della valle, della vegetazione, della fauna e della flora. All’ora di pranzo facciamo una sosta al bivacco Bertoglio peccato che, nel frattempo, il meteo è cambiato altrimenti avremmo una vista notevole! Dopo esserci ristorati continuiamo la salita fino ad arrivare al rifugio, il Quintino Sella, dove pernotteremo la prima notte. Il rifugio è situato ai piedi del Monviso ed ha una vista mozzafiato sulla pianura sottostante… peccato che sia circondato da nuvole basse e quindi non vediamo niente!Birra e… doccia? Si..ma fredda! Causa dimenticanza acquisto gettone per acqua calda! Fa freddo nella stanza ed in attesa della cena ci infiliamo vestiti nei nostri letti.

Secondo Giorno: Mercoledì 5 Settembre,

Rifugio Quintino Sella (m. 2640) – rifugio Giacoletti (m.2741)

(tappe intermedie Viso Mozzo m. 3019 - e sorgenti del Po m. 2020)

Sveglia ore 7.00 … è una bellissima giornata! Colazione veloce, preparazione dello zaino ed iniziamo la nostra camminata giornaliera. Gabriele ci propone la salita ad una cima (il Viso Mozzo). Volentieri accettiamo, e, per fortuna, abbandoniamo momentaneamente gli zaini. La fatica è ripagata da una bella vista sul Monviso (anche se pure oggi ha deciso di concedersi poco perché le nubi lo stanno già accerchiando). Ripreso il percorso originario tra sentieri, morene e distese dove ‘una volta sicuramente c’era un ghiacciaio’ arriviamo al lago Chiaretto – m. 2261 - (così chiamato perché ha un colore diverso da tutti gli altri laghi alpini) dove facciamo sosta pranzo. Roberta ed io ‘rompemo le scatole’ per vedere la sorgente del Po (cossa sarà mai … un fià de acqua che vien fora da una piera!). Gabriele, gentilissimo (però xe el suo lavor accontentar el cliente), esaudisce la nostra richiesta (anche perché lì vicino possiamo bere un buon caffè espresso). Nella discesa costeggiamo il  lago Fiorenza – m. 2113 - (soprannominato temporaneamente Mafalda) profondo 15 m. dove una volta le barche transitavano trasportando le persone da una riva all’altra. Foto di rito alla sorgente e dopo il caffè, rientro sul percorso (ma quanto pesa adesso lo zaino????? A già ci sono più immondizie!). Arrivo al rifugio Giacoletti in men che non si dica (ah! ah!) dove hanno seri problemi di acqua e quindi niente doccia!!! La birra sì, però! bisogna pur brindare!!! prima di cena il gestore ci offre un aperitivo e tra una battuta e l’altra anche questa giornata volge al termine.

Terzo Giorno: Giovedì 6 Settembre,

Rifugio Giacoletti (m.2741) – rifugio Viso (m. 2640)

passaggio per il ‘buco di viso’ (m. 2882)

Solita levataccia alle 7.00: colazione e via con lo zaino in spalla! Anche oggi la giornata inizia con il sole, iniziamo a scendere (e se sa che per mi le discese xe quasi pezo che le salite) e bon de ‘rifa o de rafa’ arriviamo all’inizio del sentiero del postino (ma come riverò a salir là????) che ci porterà, attraverso il buco di viso, in Francia. Il buco di viso è il primo traforo fatto sulle Alpi, nell’ anno 1480 utilizzando ferro, fuoco, acqua bollente e aceto. Nel frattempo il meteo è di nuovo cambiato. Nuvole basse ci avvolgono ed inizia a fare freddo. Prima di espatriare facciamo una piccola sosta ristorandoci con wafer, frutta secca e quant’altro. Stambecchi, marmotte e sole ci accolgono dalla parte francese del buco. La vista sulla valle del Guil è fantastica purtroppo nuvole nere annunciano pioggia che per fortuna ritarderà fino a dopo il pranzo consumato presso il rifugio. Adesso piove abbondantemente e allora non ci resta altro che dormire. All’ora di cena per fortuna la pioggia inizia a diradarsi lasciando un cielo terso con vista sul Monviso imbiancato. Partitina a shangai (mamma mia quanti anni che non lo facevo!!!) e poi a nanna.

Quarto Giorno: Venerdì 7 Settembre,

Rifugio Viso (m.2640)-Castello di Pontechianale (m. 1614)

L’ultimo giorno con i nostri amici inizia, come sempre, alle 7.00 con la colazione ed una giornata soleggiata, ma fredda. Dobbiamo salire al passo di Vallanta (m. 2815), attraversando la valle del Guil, dove spesso cadono massi come ‘televisori’, e quindi rientrare a Castello di Pontechianale scendendo lungo la valle di Vallanta. Sosta al rifugio Vallanta (m. 2450) con caffè e dolce per clienti di serie b (?!?). All’ora di pranzo sostiamo presso una casa abbandonata. Inizio ad essere triste…la vacanza sta finendo… Alla fine della discesa ‘spaccagambe’ ci ricongiungiamo con il punto di inizio della nostra escursione, prima di salutarci, facciamo tappa, su suggerimento di Gabriele, a Chianale (m. 1797), borgo di cultura occitana in prossimità del confine con la Francia, dove prendiamo un ultimo caffè insieme in un ristorante veramente carino e molto particolare. Riprendiamo il pulmino e in circa un’ora ci riportano a Savigliano. Roberta ed io abbiamo ancora da girare per negozi … per cui dopo una bella doccia rigenerante ci incamminiamo (ancora???), dopo aver chiacchierato con Piero, verso il centro del paese dove ceniamo sempre nello stesso ristorante. Al rientro troviamo sia Maria Grazia che Piero, il quale ci fa assaggiare il genepì (liquore che lui stesso produce con l’artemisia genepi che si trova su un monte vicino al buco di viso).

Ultimo Giorno: Sabato 8 Settembre,

Rientro Savigliano - Trieste

Sveglia ore 6.45, colazione e partenza verso la stazione, cortesemente accompagnate da Piero. Vi arriviamo per tempo (ovvio!) e, per fortuna questa volta, perché ci sono problemi alle linee ferroviarie. E da Torino in poi il tempo sembra accelerare … ci ritroviamo a Trieste. Il viaggio è finito! E’ stato bello, ma bisogna rientrare per ‘onorare lo sponsor’!!

Grazie a Roberta, Marco e Gabriele

Il tour nel Monviso che ha fatto Daniela è uno dei nostri viaggi a piedi. Eccolo, insieme ad altri viaggi.

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